Il servizio di asilo nido per bambini lungodegenti nel reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, è un servizio educativo sociale per la prima infanzia offerto gratuitamente a tutti i bambini ricoverati presso il reparto. La gestione dell’asilo è affidata dal gruppo Intesa Sanpaolo alla Cooperativa Animazione Valdocco, aderente al Consorzio Pan.
Il servizio è dedicato ai bambini della fascia di età 6-36 mesi ed è fruibile anche in caso di trasferimento transitorio in altro reparto per esigenze terapeutiche.
E’ aperto tutti i mesi dell’anno, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 17.30.
Al nido dei bimbi…
Il servizio di Asilo Nido è un servizio educativo e sociale per la prima infanzia (“Servizio”) offerto gratuitamente a tutti i bambini ricoverati (”Bambini”) presso il reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino (”Reparto”).
Tra gli obiettivi, in particolare, vi è la riduzione dei fattori di rischio causati dallo stress traumatico al quale sono sottoposti nell’esperienza di permanenza in ospedale, attraverso “tempo educativo” dedicato al bambino, proposte di attività personalizzate, mirate al suo sviluppo e articolate sulla base dei suoi bisogni e il sostegno alle mamme e ai papà coinvolti direttamente in un’esperienza di ospedalizzazione del proprio figlio per motivi di salute, così da interrompere l’isolamento che inevitabilmente si verifica per queste famiglie.
Presupposti pedagogici e metodo proposto
Il Servizio viene svolto offrendo massima attenzione ai fattori di protezione psicosociale. Sempre più la letteratura psicologica ha messo in luce l’importanza della qualità delle relazioni che un bambino può sperimentare precocemente nei suoi primi anni nei contesti “ecologici” di vita. Le declinazioni ecologiche della teoria dell’attaccamento e della regolazione emotiva, assieme ai fondamentali contributi recenti delle neuroscienze hanno dimostrato come per l’evoluzione del benessere emotivo di un bambino e per lo sviluppo delle sue capacità sociali e di apprendimento siano fondamentali, nei primi anni di vita, relazioni con persone che sappiano gestire le emozioni, siano responsive ed empatiche e offrano la sicurezza emotiva di potersi dedicare ai propri interessi e all’esplorazione del mondo. In quest’ottica, i servizi per l’Infanzia quali il Nido costituiscono un importante fattore di protezione. Le variabili, inoltre, dovute al disagio provocato da una situazione di malattia del bambino, in particolare se a questa fanno seguito lunghi periodi di ospedalizzazione, possono influenzare in modo significativo il suo sviluppo e determinare difficoltà per la sua famiglia.
l Bambini piccoli (o-3 anni) non sono in grado di spiegarsi l’esperienza che vivono: la loro è una sensazione di dolore generalizzato, senza possibilità di distinguere se il dolore venga dalla malattia o dalle cure. Ogni avvicinamento del personale sanitario è un momento di paura. A questo livello di sviluppo, il bambino può interpretare le cure come una punizione che non riesce a comprendere. Questo spiega perché a volte i Bambini piccoli hanno reazioni molto forti ed è molto difficile calmarli ed ottenere la loro collaborazione. È quindi inutile richiedere loro di comportarsi “coraggiosamente”: è per loro una richiesta incomprensibile.
Favorire tutte le attività atte a ridurre ansia e tensioni, come ad esempio il gioco, scarica della tensione e aiuta l’elaborazione fantastica della realtà. L’intervento degli educatori può essere di conforto per i Bambini e i genitori. Anche il disegno e tutte le attività creative possono aiutare a sopportare i disagi legati all’ospedalizzazione in quanto, come il gioco, permettono di proiettare ansie e paure ed attivare percorsi mentali che possono distoglierlo dalla condizione di malattia.
Per il programma educativo intensivo 6/ 36 mesi in ambito ospedaliero, gli obiettivi di ogni intervento comprenderanno una o più di queste componenti:
AFFETTIVA: far vivere ai Bambini esperienze nuove. In questo caso le esperienze nuove, vista la tenera età, possono coinvolgere direttamente o indirettamente anche i genitori. Si tratterà di “accompagnare” Bambini e genitori, insieme, alla “scoperta” di nuove esperienze di esplorazione e scoperta attraverso il gioco. Sostenere anche le mamme e i papà coinvolti da un’esperienza di ospedalizzazione del proprio figlio per motivi di salute, permette di interrompere l’isolamento che inevitabilmente si verifica per queste famiglie (generalmente più accentuato per la figura materna);
COGNITIVA: comunicazione ed appropriazione di nuove conoscenze. Partire dalle risorse e dalle potenzialità di un bambino, seppur in condizioni di salute non ottimali, è il modo più efficace per l’educatore per comprendere quali siano le carenze e gli aspetti da rinforzare ma che sono fondamentali per la sua crescita. In questo caso l’educatore formato si preoccuperà di offrire gli stimoli indispensabili per un percorso di crescita serena, nonostante tutto.
La malattia, la sofferenza dovuta alle cure (talvolta invasive) possono produrre sintomi e comportamenti associati all’esposizione a eventi traumatici. l Bambini che soffrono di sintomi da stress traumatico hanno generalmente difficoltà nel regolare i loro comportamenti ed emozioni. Possono presentarsi come impauriti o eccessivamente insicuri in situazioni nuove, si spaventano facilm ente, sono difficili da consolare e/o aggressivi e impulsivi.
Spazi e materiali educativi
La Cooperativa svolgerà il Servizio, compatibilmente con le esigenze di cura e assistenza medicoinfermieristica dei Bambini, nelle loro stanze di degenza e/o nell’apposito spazio presso il Reparto. Gli ambienti e gli oggetti hanno un ruolo fondamentale nel favorire lo sviluppo delle potenzialità di un bambino e condizionano i suoi comportamenti, la qualità delle esperienze personali, motorie e re lazionali. Lo spazio comune deve essere pertanto accogliente e sicuro e prevedere arredi, attrezzature tecniche, ludiche e materiali educativi
La partecipazione dei genitori
È parte essenziale del Servizio la relazione che si stabilisce tra Educatori e genitori perché accogliere i Bambini vuoi dire accogliere in primo luogo le loro famiglie. Le modalità individuate e di seguito riportate sono l’espressione concreta di questa possibilità di condivisione del percorso educativo proposto ai Bambini. L’attenzione a questo aspetto permette, pur nella consapevolezza della specificità del compito di ciascuno, la costituzione di uno spazio comune all’interno del quale promuovere il confronto sull’esperienza dei Bambini.
Orari e servizi
L’offerta formativa sarà erogata in tutti i mesi dell’anno, dal lunedì al venerdì (festività escluse) in questi orari: 10.00 -13.00 e 15-30-17.30.
http://www.group.intesasanpaolo.com/scriptIsir0/si09/sostenibilita/ita_asili_nido_aziendali.jsp
http://www.consorziopan.it/
Siamo qui
Ospedale Regina Margherita – Torino
Responsabile: Emanuela Rovetto
Cell. 334.9210829 – Email: rovetto.emanuela@merak.coop